lunedì 31 gennaio 2011

Trasudate superiorità!

Lo so che è fin troppo facile sghignazzare dell'italiano mal tradotto dei messaggi di spam, ma ciò non toglie che a volte sia divertente:


Scopri l'avvantaggi di comrare i tuoi cronometri da noi – paga meno e vinci il look lussuoso

Non c'e bisogno di spiegare chei cronometri ella qualita sono il modo migliore per attirare l'attenzione e conquistare il rispetto. E qualcosa che tu sicuramente meriti. Per molti anni cronomeri svizzeri sono stati riconosciuti come i piu durevoli, accurati ed eleganti, i piu belli al mondo. Sono superiori, e il loro proprietario trasuda aria di superiorita e di ricchezza – ora questo si puo essere anche tu, e non c'e bisogno di pagare il denaro enorme per avere questa possibilita!



domenica 30 gennaio 2011

Se mi dessero un euro per ogni volta che mi imbatto in qualcuno che confonde un'unità di misura con un'altra - qualcuno che viene pagato per occuparsene e scriverne - farei tante belle spese, e magari organizzerei un corso di fisica elementare per giornalisti e pubblicitari.

L'ultimo caso su cui m'è caduto l'occhio è un articolo molto accorato ma poco accurato, ahimé sul manifesto (29.1.'11, pag. 16), a firma di Nicola Cipolla. All'interno, anzi all'inizio, di un articolo non privo di interesse sulle difficoltà e speranze dell'uso dell'energia solare in Italia, fornisce alcuni dati sull'incremento della potenza fotovoltaica installata.
E per chiarirci le idee sulla potenza, ci spiega che “basta ricordare che 1.000 Mw di energia rinnovabile equivalgono a 600 mila tep (tonnellate equivalenti petrolio)”.
Ora:
  • a parte che il simbolo del megawatt è MW, e non Mw (ma questo potrebbe essere un problema puramente tipografico);
  • a parte che il MW è un'unità di potenza e non di energia (ma questo potrebbe essere un solo modo sciatto di esprimersi, se non fosse per quello che viene dopo);
  • a parte che l'energia rinnovabile non è diversa, come grandezza fisica, dall'energia ottenuta bruciando una carcassa di dinosauro o la Gioconda (ma non è la prima volta che incontro simili balzane distinzioni);
  • a parte che “equivalente” è un termine sempre ambiguo, e in particolare quando si stanno facendo conti precisi, numeri alla mano (è uguale a? ha lo stesso impatto di? ha lo stesso costo di? ...);
  • a parte che la conversione tra tep e altre grandezze fisiche non è universale, ma diversa a seconda di come decide di procedere l'ente o la società che calcola la conversione, e cioè a seconda del fattore di efficienza adottato per la trasformazione tra energia termica e energia elettrica;
a parte tutto questo, il watt è un'unità di misura della potenza, mentre il tep è un'unità di energia, e la potenza e l'energia sono due grandezze fisiche diverse. Non è possibile confrontarle. Sarebbe come dire che la velocità di una certa automobile è equivalente alla distanza tra Roma e Firenze. Se proprio si vuole fare un discorso del genere, bisogna parlare di tempo da qualche parte (“con questa macchina si può andare da Roma a Firenze in due ore...”).
Detto ciò, che intendeva quell'articolo? Stava forse sottintendendo da qualche parte “...all'anno” o “al giorno” o qualcosa del genere?
Sono genuinamente perplesso.
Usando il più recente fattore di conversione adottato dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, e cioè 1 kWh = 0,187 × 10-3 tep (uno tra i vari fattori menzionati già solo in quel singolo documento di quella singola autorità), troviamo che 600.000 tep sono pari a circa 3200 GWh. Sono pari quindi a 1000 MW (la potenza di cui si parlava nell'articolo) erogati per 3200 ore, cioè circa 133 giorni. E quindi? Nicola, che volevi dire?

lunedì 10 gennaio 2011

Trovo citata in un libro (italiano) questa frase attribuita ad Alan Turing:

Il ragionamento matematico può essere schematicamente considerato come l'esercizio della combinazione di due caratteristiche, che possiamo chiamare intuizione e ingenuità.

Se si ha presente un certo falso amico inglese molto ricorrente, questa frase suona subito sospetta (anche se è affascinante il concetto che una certa naïveté aiuti a essere un buon matematico). Una rapida ricerca mi conferma che quella “ingenuità” era in originale una “ingenuity”, cioè “ingegnosità”. Ahimè, questa volta è stato ingenuo chi ha tradotto.

Per la cronaca, la frase originale era:

Mathematical reasoning may be regarded rather schematically as the exercise of a combination of two facilities, which we may call intuition and ingenuity.

giovedì 6 gennaio 2011

Andrà meglio la prossima volt

Questo viene da un volantino in cui un museo didattico per ragazzi si vanta dei propri pannelli solari; il volantino è firmato dalla ditta che cura l'impianto. E fin qui va tutto bene.


Una struttura che si occupa di divulgazione e una società che si occupa di energia, congiuntamente, scrivono che il volt è “l'unità di misura dell'energia elettrica”?