Per chi usa Facebook (ma in realtà credo che l'accesso a questa pagina sia aperto a tutti), mi sono imbattuto in questa serie di strisce alcune delle quali sono molto divertenti: 999 Momenti Imbarazzanti.
E dove entra la pignoleria? La pignoleria, ovviamente, è negli occhi di chi guarda, come la bellezza, e qui l'interesse pignuolo sarà risvegliato in particolare dalla striscia 218, intitolata “Scoprire di aver sempre detto una parola in modo sbagliato”:
...ma più ancora dai suoi commenti (bisogna cliccare per vedere anche i commenti precedenti agli ultimi 50). Molti, divertiti dalla striscia, ricordano propri o altrui solecismi (“pultroppo” per “purtroppo” sembra il più gettonato, seguito a distanza da “tappare le ali”, da “imbocca al lupo”, “cortello”, “salciccia” - ma alcuni di questi mi paiono più usi regionali - e da numerosi hapax). Non mancano vari esempi di suddivisioni erronee, come “lo spizio” o “l'amantide” (ma d'altronde questo è un meccanismo che ha portato storicamente alla formazione di non pochi vocaboli, come “lastrico”, in cui l'articolo si è agglutinato al latino medievale astracum, a sua volta dal greco óstrakon; un esempio in inglese è an eke name, “un nome aggiuntivo”, da cui è derivato a nickname).
Ma il pignuolo non privo di cinismo si soffermerà soprattutto sui doppi errori dei commentatori di questa striscia, come la persona che ci spiega: «E' 'coluttorio, non 'colluttorio'» o gli indecifrabili appunti «il laschi... invece di l' aschi ahahah» (e qui l'umile accademico congettura che ci si riferisca agli husky) e «oppure breska invece di berska» (un riferimento alla Bershka, forse?).