Ogni tanto vorrei segnalare qualche errore divertente in cui mi imbatto leggendo un testo tradotto, ma se il cinico in me trova divertenti queste perle, la brava persona in me (a mo' di angioletto e diavoletto sulla spalla di Paperino) mi dice che una svista o una scelta infelice può capitare a tutti, me per primo. Allora il diavoletto e l'angioletto hanno messo a punto una soluzione di compromesso, nota in letteratura come "il peccato ma non il peccatore": il più delle volte riporterò le amenità senza segnalare esplicitamente il traduttore, né ovviamente il libro o articolo da cui è preso l'estratto.
Quel "il più delle volte" si riferisce alle possibili eccezioni che farei per lo più nel caso di traduttori "storici". E quindi comincio subito da un esempio del genere (l'angioletto è andato a prendersi un caffè?). In questo caso non posso neppure essere certo che la traduzione sia inesatta, non avendo il testo originale: è solo che suona piuttosto curiosa.
Il libro è un giallo di Ed McBain, cioè Evan Hunter, appartenente alla sua serie sull'87° distretto, e il titolo italiano è appunto 87° Distretto: tutti presenti (Il Giallo Mondadori 1222; titolo originale: Hail, Hail, the gang's all here!). La traduttrice è Andreina Negretti, per molti anni nella redazione di «Urania» e di altre testate della Mondadori. Su un vecchio «Delos» se ne può leggere un'affettuosa commemorazione di Vittorio Curtoni che, tra l'altro, ricorda come fosse anche l'esecutrice materiale di molti dei tagli operati allora sui romanzi pubblicati da «Urania», soprattutto - per quanto la riguardava - a danno delle scene osé: "odiava gli accenni sessuali espliciti in fantascienza. Non li sopportava. Tutti i traduttori lo sapevano, e si comportavano di conseguenza, tagliando (pardon, asciugando) le scene più torride (!) che dovessero incontrare in romanzi e racconti". Curtoni racconta alcuni divertenti episodi in proposito.
Eccoci finalmente alla famosa perla, che sparisce in mezzo all'ostrica di chiacchiere che la precede. Nel romanzo di McBain, uno dei molti tradotti dalla Negretti, a un certo punto due degli investigatori stanno cercando di rintracciare un sospetto di cui conoscono le generalità: adesso stanno cercando il domicilio della defunta madre, e uno chiede all'altro: «Ricordi il nome di battesimo della signora Goldenthal?»
lunedì 19 maggio 2008
lunedì 5 maggio 2008
Band of zombies
Band of Brothers è una miniserie televisiva prodotta da Steven Spielberg, che segue le vicende di un gruppo di militari americani durante la seconda guerra mondiale. Ne parlano tutti molto bene, per la realizzazione tecnica e per la drammaticità della storia, realmente accaduta, in sé. Ora, io non so come sia andata, ma effettivamente non se la devono essere cavata troppo bene se, come dice la confezione del cofanetto di DVD, "la loro unità subì il 150 percento di vittime".
giovedì 1 maggio 2008
Assiri e andorrani
Ecco un rapido aggiornamento per ricordare ai distratti che ieri è iniziata la settimana dedicata alle lingue a rischio di estinzione (Endangered Languages Week 2008) promossa dalla School of Oriental and African Studies dell'Università di Londra e da altre istituzioni.
Ne fa cenno anche Helen DeWitt nel suo blog paperpools, sempre ricco di spunti. In particolare, segnalo un intervento a proposito di (un post su un altro blog su) un racconto di William Saroyan. Senza sciupare troppo la sorpresa della lettura, anticipo solo che c'entrano barbieri assiri, contrabbandieri curdi e il fatto che gli andorrani non hanno una lingua né una valuta.
Ne fa cenno anche Helen DeWitt nel suo blog paperpools, sempre ricco di spunti. In particolare, segnalo un intervento a proposito di (un post su un altro blog su) un racconto di William Saroyan. Senza sciupare troppo la sorpresa della lettura, anticipo solo che c'entrano barbieri assiri, contrabbandieri curdi e il fatto che gli andorrani non hanno una lingua né una valuta.
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