martedì 12 marzo 2013

La Repubblica e le traduttrici invisibili

Segnalo al volo a quelli dei miei 2,5 lettori che non sono traduttori o a cui comunque fosse sfuggito:

Una lettera aperta a Sheryl Sandberg (Caso: La Repubblica e Le Traduttrici Invisibili) | No Peanuts! for Translators

In breve: dopo l'ennesimo caso in cui un giornale omette di menzionare chi ha tradotto un libro importante - Facciamoci avanti: le donne, il lavoro e la voglia di riuscire di Sheryl Sandberg - a cui dedica ampio spazio (ma fosse anche un libro dozzinale a cui dedica un trafiletto), forse si muove qualcosa. Tanto per aggiungere all'ironia involontaria della storia, era un libro sulle donne che lavorano, scritto da una donna, promosso nei dintorni dell'8 marzo, e tradotto da due donne.

La Repubblica non lo sa, ma le traduttrici sono Sara Crimi e Laura Tasso.

4 commenti:

  1. per essere pignuolo, Repubblica non è il più importante quotidiano italiano :-)

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  2. (anche traslasciando la Rosea...)

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  3. Posso chiederti, piuttosto off-topic, come sei diventato traduttore di materiale scientifico? Hai una formazione scientifica o linguistica?
    Sono un fisico e la cosa mi attrarrebbe (ben sapendo che non si improvvisa, naturalmente).
    Martino

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  4. Ciao, Martino. Ho un dottorato in matematica e per vari anni ho fatto ricerca e didattica all'università. Poi, prima saltuariamente e poi sempre più spesso, mi sono messo a tradurre, molta divulgazione scientifica, ma anche narrativa.

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