mercoledì 30 aprile 2025

Salutazione a Venezia

Che cos'hanno di speciale questi versi? La risposta nel primo commento, per chi ha voglia di provare a pensarci.

Te saluto, alma Dea, Dea generosa,
O gloria nostra, o veneta regina!
In procelloso turbine funesto
Tu regnasti secura: mille membra
Intrepida prostrasti in pugna acerba.
Per te miser non fui, per te non gemo,
Vivo in pace per te. Regna, o beata!
Regna in prospera sorte, in pompa augusta,
In perpetuo splendore, in aurea sede.
Tu serena, tu placida, tu pia,
Tu benigna, me salva, ama, conserva!

2 commenti:

  1. Come avrete capito, si tratta di un testo che funziona tanto in italiano quanto in latino. SI deve a Mattia Butturini (1751-1817), latinista e grecista presso l'Università di Pavia. Si dice che lo abbia composto per scherzo, ancora al ginnasio, dovendo comporre dei versi in latino.

    Un altro testo con la stessa caratteristica è il “Salve Regina” di Anacleto Bendazzi, ben noto a chi apprezza amenità ludolinguistiche: https://latin.stackexchange.com/questions/12661/a-poem-that-works-in-both-latin-and-italian

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  2. infatti io conoscevo il Salve Regina bendazziano (ma avevo capito che anche questo era latino :-) )

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