lunedì 23 luglio 2007

Meneghello e Baricco

Nei giorni scorsi ho finito di leggere I piccoli maestri di Luigi Meneghello e Seta di Alessandro Baricco.
Se non si è George Steiner, è difficile parlare bene dei libri belli scrivendo qualcosa di nuovo e interessante, è fin troppo facile parlare male dei libri brutti, e non ha molto senso parlare male dei libri belli: cercherò di fare quello che rimane.
  1. Ci sono momenti di Seta in cui Baricco sembra dimenticarsi per qualche riga, e magari anche per un'intera pagina, di essere Baricco, e ti prende. Quasi non ti molla più. Anche tu ti dimentichi che è Baricco. Lui. Sembra quasi un altro. Ma poi si ricorda di tutte le peculiarità della sua prosa e ci si riaggrappa come un trapezista che è arrivato dall'altra parte del suo breve volo.
  2. Non sono particolarmente esperto della storia del Giappone e, pur sapendo del suo isolamento quasi assoluto fino a Ottocento inoltrato, ho trovato efficace la scena che descrive l'arrivo delle navi a vapore statunitensi nella baia di Yokohama:
    I giapponesi non avevano mai visto prima una nave capace di risalire il mare controvento.
  3. La lettura di Seta è un prerequisito per quella di Setola, la parodia firmata "Leandro Barocco" (che è in realtà il poligrafo Giovanni Arduino).
  4. Se si è compulsivi e si annotano e contano i libri letti (pratica che chi scrive sconsiglia vivamente!), Seta permette di incrementare rapidamente e senza sforzo le proprie statistiche.
Ora mi lancio in Q di "Luther Blissett", che finora avevo schivato un po' perché se ne parlava troppo e un po' perché qualcosa in me trova che sia difficile che un libro a otto mani possa risultare omogeneo come uno a due o quattro mani. Lo so, non c'è un vero motivo per cui in quattro non si possa scrivere un ottimo romanzo, ma... è come se immaginassi il tacito dialogo con l'autore, e mi vedessi bene a conversare, o ad ascoltare attonito un singolo storyteller, o anche due che si passano destramente la palla. Ma ho questa immagine di quattro autori, uno o due dei quali mi stanno raccontando la storia, mentre gli altri parlano per conto loro, si preparano una frittata o guardano la partita in tv...

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