giovedì 8 gennaio 2009
Cybook
Ho avuto a disposizione per alcuni giorni un Cybook Gen 3, un lettore di ebook a inchiostro elettronico messo gentilmente a disposizione dalla Simplicissimus Book Farm che distribuisce questo e altri apparecchi, produce ebook e altro.
Nel complesso sono molto soddisfatto della prova.
Come tutto nella vita, il Cybook ha pregi e difetti: più nello specifico, fa poche cose molto bene a differenza, per esempio, di un oggetto come l'iPhone, che ne fa molte ma quasi nessuna in modo perfetto (come macchina fotografica ha una risoluzione non eccelsa, come lettore di ebook ha uno schermo piccolo e non molto adatto e così via).
L'inchiostro elettronico è effettivamente un supporto ottimo per leggere, non stanca gli occhi ed è più o meno nitido come un testo stampato su carta riciclata. Il formato, circa 12 cm di altezza per 9 di larghezza, è adatto per leggere file che possono essere riimpaginati (file di testo, html, in special modo mobipocket), ma un po' meno per file .pdf pensati per un foglio A4. Li si riesce a leggere, soprattutto se li si orienta in modo che la larghezza del foglio sfrutti l'altezza dello schermo, ma rimpicciolendo l'immagine o muovendosi in giro per la pagina.
D'altronde è un problema pressoché insormontabile: se lo schermo è sufficientemente grande da accogliere comodamente un A4, non sarà abbastanza piccolo da poter essere usato facilmente in piedi sulla metropolitana o la sera a letto (due occasioni in cui mi capita spesso di leggere).
Dunque, per leggere testi riimpaginabili (e quindi in cui non hanno particolare importanza l'impaginazione, tabelle, formule) funziona benissimo: ho letto comodamente e piacevolmente due libri di Cory Doctorow e pezzi e bocconi di altre cose.
L'uso dei tasti e delle varie funzioni non è perfetto, ma è nel complesso comodo e ci si abitua presto. L'aspetto è un po' "plasticoso", ma suppongo che in alternativa avrebbe dovuto essere o molto più pesante o molto più costoso. Così com'è pesa meno di due etti e sta in una mano.
Nel complesso, ripeto, quello che fa lo fa bene: penso che il fattore principale che possa far decidere se comprarlo o no sia nella disponibilità in formati "comodi" di libri e testi che interessano. Soprattutto se si sa l'inglese, c'è a disposizione tutto l'archivio Gutenberg, la "free library" della Baen, appunto i libri di Doctorow e di molti altri autori che mettono a disposizione gratuitamente le proprie opere (e mi sto limitando ai testi che si possono ottenere gratuitamente legalmente). In italiano, c'è soprattutto il progetto Liber liber, gli ebook della Simplicissimus e altro. Direi che ora come ora sia di gran lunga più facile girare per questi e altri siti e vedere che cosa c'è che possa interessare, che non avere in mente un libro che si vuol leggere e trovarlo in forma digitale.
Quindi, caveat lector, il quale saprà ben lui che cosa vuole leggere.
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