giovedì 25 ottobre 2007

Non drammatizziamo... (2)

Ancora qualche nota sparsa sui titoli italiani di libri o film che non sono traduzioni letterali:
  • Per quanto riguarda il cinema, forse la tendenza a reinventare completamente i titoli si va un po' modificando: tutti i titoli che menziona Marco D'Eramo nell'articolo già citato (come All of me che diventa Ho sposato un fantasma; The Ambassador "tradotto" come I guerrieri del vento etc.) sono precedenti al 1985. La tendenza attuale è di lasciare spesso i titoli originali, con al più l'aggiunta di un sottotitolo che traduce o commenta il vero titolo, come in Waitress - Ricette d'amore. Una sotto-tendenza è quella di semplificare il titolo, pur lasciandolo in inglese, spesso omettendo gli articoli (suona più inglese? più efficace?): The Fast and the Furious è diventato Fast and Furious, Matrix in origine è The Matrix e così via. Il predecessore più illustre è naturalmente The Shining.
  • Quanto ai libri, non è infrequente il caso di traduzioni diverse - o riedizioni della stessa traduzione - con titoli diversi. Qualche volta i titoli successivi tendono ad avvicinarsi a quello originale, ma non è detto; di fatto, spesso tendono verso il titolo dell'eventuale film che nel frattempo ne è stato tratto. The Body Snatchers di Jack Finney - di cui è uscita in questi giorni in Italia la quarta trasposizione cinematografica con il titolo di Invasion (vedi sopra) - è passato per i titoli di Gli invasati e (ovviamente) L'invasione degli ultracorpi; The Long Saturday Night di Charles Williams, dopo essere stato Morire d'amore è diventato Finalmente domenica!; e The Shining di Stephen King, prima di diventare Shining, è stato Una splendida festa di morte.

Nessun commento:

Posta un commento