giovedì 26 aprile 2012

Povero Pierio


Lo so, non ha molto senso un post in cui uno si limita a copiare una voce di dizionario, ma quando la voce sembra un lavoro a quattro mani di Borges e Achille Campanile (e per giunta uno c'è arrivato per verificare una cosa sul nome scientifico di un certa famiglia di farfalle, e quindi c'è anche un soupçon di Gozzano e di Nabokov), sì, ha senso farlo:

pïèrio agg. [dal lat. Pierius, gr. Πιέριος]. – Aggettivo che presso gli antichi Greci ebbe tre sign. diversi: della Pieria (gr. Πιερία, lat. Pieria), regione costiera della Macedonia; del monte Piero, in Tessaglia; di Piero, personaggio mitico, nel quale si confondono però due figure diverse: un re di Macedonia, padre delle nove Muse, e un re dell’Emazia (regione centrale della Macedonia), padre di nove figlie che sfidarono le Muse nel canto e, vinte, furono trasformate in piche. I varî sign. confluiscono nell’epiteto di pierie, o pieridi, dato alle Muse, o perché originarie della Pieria (è questa la tradizione prevalente) o del monte Piero, o perché figlie di Piero, o perché, vincendo le figlie di Piero, ne avrebbero assunto il nome: le dee pierie, o, come sost., le Pierie (non usato il sing., nel quale si trova invece usato talora pieride); per estens., relativo o appartenente alle Muse, e anche, nei poeti latini, poetico: “nel pierio fonte Guardò Tiresia giovinetto i fulvi Capei di Palla” (Foscolo), nella fonte Ippocrene sacra alle Muse.