lunedì 22 ottobre 2018

Un tale uso di “tale”...

Mi sono accorto solo relativamente di recente di un uso curioso e discutibile: “tale” come “sinonimo” di questo.

I miei 2,5 lettori non hanno bisogno che ricordi loro che “questo” si riferisce a una cosa di cui si sta parlando, mentre “tale” si riferisce più in generale a una cosa che ha caratteristiche come quelle della cosa di cui si sta parlando. Se, all'interno di un discorso più ampio, dico “tali libri si trovano in tutte le edicole” non mi sto riferendo necessariamente ai libri di cui si è parlato finora, ma anche a libri analoghi, simili, con certe qualità in comune.

E invece vedo che “tale” viene usato con una certa frequenza – e anche da chi dovrebbe stare attento a queste sfumature, come i revisori di certe case editrici – come se fosse intercambiabile con “questo”, e a volte addirittura come se ne fosse un sinonimo più ricercato.