venerdì 31 ottobre 2008

La situazione internazionale è instabile

Sapevate che il Liechtenstein non ha mai riconosciuto la Repubblica Ceca e la Slovacchia e viceversa, a causa di contese territoriali che hanno avuto origine dopo la seconda guerra mondiale? Sapevatelo! Per maggiori lumi, si può vedere la voce List of unrecognized countries della Wikipedia e l'articolo sull'intricata struttura interna del Liechtenstein nel blog Strange Maps.

domenica 26 ottobre 2008

Il mestiere di riflettere


Per la seconda volta in pochi giorni, segnalo un libro alla cui nascita ho contribuito. Questa volta si tratta di un libro collettivo sulla traduzione, Il mestiere di riflettere, a cura di Chiara Manfrinato, edito dalla Azimut.

L'idea era che ognuno dei traduttori che sono stati invitati a partecipare partisse da uno dei libri che ha tradotto per sviluppare qualche considerazione sulla propria attività di traduzione: aneddoti, ricordi, trucchi del mestiere e così via, con molta libertà. Il mio modesto contributo, intitolato Contrabbandieri di libri, prende spunto dalla mia esperienza nel tradurre Il pozzo delle trame perdute di Jasper Fforde (vedi il post a suo tempo), in cui la protagonista si trova nella Grande Biblioteca che raduna tutti i libri scritti in inglese, e da una finestra vede le torri delle Biblioteche relative alle altre lingue; da lì ho ricamato un po' sul fatto che i traduttori contrabbandano libri dall'una all'altra di queste biblioteche, e così via.

Molti degli altri interventi, quale più narrativo, quale più "serioso", sono interessanti e divertenti da vari punti di vista. Dal punto di vista dei pignuoli, segnalo per esempio i problemi, e relative soluzioni, affrontati dai miei colleghi nel tradurre pangrammi e lipogrammi, o termini farmaceutici inventati, o quando ci si accorge che l'autore ha sbagliato e per far andare i suoi personaggi da Venezia a Chioggia li avvia verso sudest.

Un problema comune a chi traduce e lavora nell'editoria è già quello di far capire ai conoscenti che cosa fa nella vita, come la collega che in uno dei racconti del libro, spiegando a una compagna di palestra che fa la redattrice, si sente chiedere se le può dare una mano a decidere come riorganizzare i mobili. Dopodiché i malintesi peggiorano...

domenica 19 ottobre 2008

She good at language

Questa confezione fa bella mostra di sé nella vetrinetta di un chiosco all'interno di un piccolo parco di divertimenti a Roma: è uno dei premi per chi pesca in poco tempo molti cigni di plastica o qualcosa del genere. Molti dei premi sono giocattoli prodotti per lo più in Cina che, oltre a essere imitazioni più o meno evidenti di giochi o marchi famosi, esprimono le proprie virtù in un inglese che fa venire il buonumore.

In caso non si legga bene, il personaggio effigiato da questa bambola è così descritto:
A beautiful girl called Beatrice,
her bright, lively, cheerful, long hair,
white skin, slim figure, emblazoned dress,
she usually likes to dress themselves,
she good at languages,
sweet voice with a bright smile has
expressed her foot so happy,
mody happiness, her life full of laughter.
Fairy tales and fantasy,
in the eyes of others it is her fairy tales,
the princess!

E se non amate giocare con le bambole, potete sempre cimentarvi in una partita a scacchi, che è un exploited wisdom game...

sabato 18 ottobre 2008

C'è del marcio


A distanza di un anno mi faccio di nuovo pubblicità: è uscito il nuovo romanzo di Jasper Fforde, C'è del marcio (in originale Something Rotten), pubblicato dalla Marcos y Marcos e tradotto dal sottoscritto.

È una nuova avventura della detective letteraria - e molto altro - Thursday Next, come il romanzo e mezzo precedenti di Fforde che ho tradotto. Il titolo si riferisce, tra l'altro, ai problemi politici della Repubblica d'Inghilterra il cui dittatoriale cancelliere, per sviare l'opinione pubblica dalle proprie malefatte e dai problemi economici, imputa ai danesi le colpe di tutto, e dà avvio a una persecuzione di ogni cosa che abbia a che fare con la Danimarca (comprese le Volvo; ah, credevate che fossero svedesi? dev'essere l'ennesimo sinistro tentativo dei danesi di scaricare su altri le proprie colpe).

Ai pignuoli segnalo, come negli altri casi, i punti di più ardua traduzione, e quindi più soddisfacenti, nella resa dei giochi di parole o di altre acrobazie lessicali (come il pun sull'alligator che non è un tale che fa allegations, o le distinzioni tra ape e monkey) e l'agilissimo capitolo 13.
Bisogna inoltre essere, se non pignuoli, almeno abbastanza esperti di cultura popolare inglese per conoscere George Formby, nella vita vera buffo cantante e attore, che nel mondo parallelo di Fforde è anche il presidente della repubblica inglese, e uno dei pochi a contrastare il delirio di potere del cancelliere. Per farsi un'idea, eccolo qui a interpretare la canzone che nel mondo del libro è l’inno ufficioso d’Inghilterra, When I’m Cleaning Windows:

A tutti, pignuoli e no, auguro buona lettura e buon divertimento.

martedì 14 ottobre 2008

Poste italiane

Ammetto di non intendermene di filatelia. Quando devo mandare una lettera mi faccio dare dal tabaccaio il primo francobollo che capita che abbia il valore giusto, o magari la mando da un ufficio postale, dove consegno i soldi e la busta, loro fanno qualcosa e la lettera arriva.
Il risultato è che mi rendo conto delle nuove emissioni solo quando mi arriva una lettera su cui sono affisse. Quindi ho appreso solo qualche giorno fa che esiste un francobollo per i "Cento anni di Mondadori" (che quindi non dev'essere recentissimo).
La cosa che mi lascia perplesso è che... be', è facile immaginare varie possibili obiezioni, specie di questi tempi, ma mi limiterò a quelle grafiche, seppure da profano. Sapendo di un francobollo simile, mi sarei aspettato che raffigurasse un ritratto di Arnoldo Mondadori, una sede storica della casa editrice, qualche copertina di uno dei primi libri editi, o simili. Invece riporta il logo attuale della Mondadori con un "1", uno "0" e un altro "0": il logo che si trovava su molte loro pubblicazioni in occasione del centenario. Il risultato è che non sembra neppure un francobollo, ma un adesivo pubblicitario o qulcosa del genere.

martedì 7 ottobre 2008

Doppia affermazione?

Oggi mi è capitato di sentire per strada qualche battuta di un'animata discussione tra due donne; come età potevano essere una madre e una figlia. A quanto pare parlavano di qualche autorizzazione che dovevano o non dovevano dare. Fatto sta che una delle due insisteva ripetutamente: "Consenso-assenso! Qui vale il consenso-assenso!"
Io non me ne intendo particolarmente ma evidentemente, una volta che si è dato il "consenso-assenso", sarà difficile tirarsi indietro...

mercoledì 1 ottobre 2008

Zeitgeist

Mi è venuto in mente un pensiero, e come m'è venuto ve lo porgo: xkcd è il Douglas Coupland del Web 2.0.