Come mi ripromettevo in
“Traduttori traditori I”, si dice il peccato ma non il peccatore, e quindi ecco qualche svista che ho colto nella traduzione di un libro letto di recente, e che rimarrà non menzionato (dato che, ricordo, l'intenzione non è di mettere qualcuno alla berlina, ma di segnalare qualcosa che può essere utile, o almeno dilettevole).
Nel complesso è tradotto bene, a parte qualche piccolo calco di quelli che scappano facilmente traducendo, come in questo caso, dall'inglese (aggettivi prima del nome anche quando suonerebbero meglio dopo; “sapienza convenzionale” per
conventional wisdom...).
In più c'è un paio di errori oggettivi, in genere riguardanti termini relativi a Internet o al linguaggio scientifico.
Parlando di siti per fare conoscenze si menziona il “sito web MySpace-style", come se fosse il nome di un sito, o quanto meno un modo per designarlo. Io avrei detto qualcosa come “il sito web simile a MySpace” o eventualmente “in stile MySpace”.
Questo è in un certo senso il più serio. Vengono menzionati a un certo punto fantomatici “automatismi cellulari”, dove dal contesto sono certo che si parlasse di “
automi cellulari”. Forse chi ha tradotto, non avendo presente il concetto, ha semplicemente letto male
cellular automaton inserendoci mentalmente una
i e facendone un'
automation?
Infine, uno scienziato descrive gli effetti fisici di un impatto tra un'automobile e un pedone, commentando il fatto che il corpo umano non è fatto per muoversi a velocità superiori a una trentina di chilometri all'ora, e parla di “essere colpiti da auto pesanti una tonnellata alla velocità di novantacinque chilometri all'ora (un impeto notevole)”. In quell'“impeto”, soprattutto dato il contesto scientifico, io leggo un
momentum, cioè una “quantità di moto”.